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mercoledì 31 dicembre 2014

0. INTRODUZIONE





INTRODUZIONE









<< Il poeta vive nel mondo «reale». Lo si teme perché mette l'uomo col naso nelle sue caccole. L'idealismo umano cede di fronte alla sua probità, alla sua inattualità (la vera attualità), al suo realismo che la gente considera pessimismo, al suo ordine che chiama anarchia. Il poeta è antiprotocollare. Si è creduto per molto tempo che fosse il capo del protocollo della inesattezza. Il giorno in cui il pubblico ha capito quello che era veramente, lo ha temuto… >> 
JEAN COCTEAU







2015. Nuovo Anno, Nuova Biblioteca degli Dèi… o piuttosto: la Biblioteca degli Dèi resta sostanzialmente la stessa, ma ci saranno alcune importanti modifiche: innanzitutto, nella metodologia interpretativa… Le presentazioni dei libri non avranno più quella lunghezza e quella prolissità da “tesi di laurea” che avete sinora riscontrato, né vi sarà più quella certa “personalizzazione” - ebbene sì lo ammetto - alquanto “dogmatica” che finora ha caratterizzato - nel bene o nel male - il mio blog (ovviamente nella sua “defunta edizione”)…

Anzi, a dire il vero non vi sarà più la "recensione" propriamente detta; ogni post si ridurrà a una “scheda tecnica” prettamente “enciclopedica” (oggi si direbbe “wikipediana”), in cui appariranno, in successione, i dati fondamentali di ogni libro presentato: titolo originale, titolo nella traduzione italiana, autore (con data di nascita e di morte), lingua originale, periodo di composizione, 1^ edizione originale, 1^ edizione italiana, attuale (migliore) edizione e traduzione italiana, genere compositivo, stile, forma, menu dei capitoli o delle poesie, contenuto, influenze immediate e successive, rievocazioni recenti, curiosità aneddotiche, succinta sinopsi nel caso che si tratti di un'opera di narrativa…

A seguire, una sintesi bio-bibliografica sull'autore, e - non da subito, la sto ancora elaborando - un’intervista immaginaria all’autore - con citazioni da sue opere direttamente come “risposte” - che credo possa essere decisamente efficace nel “leggere” l’opera proposta, senz’altro molto di più di tutti i tentativi (spesso maldestri, esageratamente “soggettivi”, ben poco disposti a interpretare l’autore secondo i suoi canoni e non secondo quelli imposti dal "sinedrio" dei critici ufficiali) di “rilettura esegetica”…

In questo modo, mi faccio da parte come “esegeta”, anzi: in questo modo faccio veramente l’esegeta, come si dovrebbe fare, cioè sparisco volutamente dietro le quinte di un palcoscenico che, a rigor di logica, dovrebbe ospitare l’autore e nessun altro, o che perlomeno dovrebbe onorare l’autore soltanto - e le sue opere, non certo anche il parruccone pomposo e decisamente incompetente “di turno” che solitamente fonda le proprie teorie su cliché tanto comuni e banali quanto inverosimili, che solitamente si sbrodola nella gloria dell’Io dimenticando le deontologie dell’interpretazione oggettiva di un’opera e del suo autore, e che solitamente condanna un’opera e il suo autore all’equivoco perpetuo, al cliché patetico e fuorviante (solo per fare qualche esempio: Kafka “depresso”, Rimbaud “maledetto”, la Dickinson “distrutta dalla solitudine”, Leopardi “pessimista” e un’infinità di altre “maschere” pretestuose che giovano ai mercanti e all’establishment intellettuale ma non ai letterati), con tutti i danni che ne conseguono e che ben sappiamo, appunto, a interi capitoli della Storia della Letteratura, se non alla Storia umana stessa…

La Nuova Biblioteca degli Dèi si propone, quindi, a differenza della defunta Biblioteca degli Dei, e contro i “cliché” dominanti, di presentare un'opera, e di conseguenza il suo autore, mettendo in risalto semplicemente i dati salienti di quell’opera in primo luogo, e infine il suo modo di pensare e di scrivere attraverso estratti dalle sue opere in generale (il “piccolo” diventa “grande” solo aiutando i “già grandi” a diffondere la propria “grandezza”, non ostentando lui stesso una “grandezza” che ancora non possiede - ed è proprio quella ostentazione a dimostrare che ancora è molto “piccolo)…

Ovviamente - credo l’abbiate capito - sto facendo “pubblica ammenda” della mia - come dire - precedente superbia, quando, appunto, ancora mi lasciavo trascinare nel gorgo emotivo e “irrazionale” di un’esegesi troppo “personalizzata”, troppo “da dibattito”, che non era affatto tra le mie intenzioni quando aprii la defunta Biblioteca… In realtà, il mio progetto originale era quello di un blog “informativo” e soprattutto “divulgativo”, non certo quello di un “diario personale” sul quale annotare, man mano, le mie personali riflessioni - che è poi in effetti l’idea di base di ogni blog, almeno così sembrerebbe - e meno che mai quello del “pulpito” prettamente (e grettamente) “intellettualistico” da cui lanciare le mie “prediche”, come poi è diventata, mio malgrado, la (vecchia) Biblioteca





Riguardo alla sostanza del mio blog, resta più o meno invariata: come già spiegai nell’Introduzione alla defunta Biblioteca, << Questo è un blog sui libri, sulla scrittura, sulla lettura. Come tantissimi altri blog. L'unica differenza dagli altri blog sui libri è il costante riferimento di questo blog alla spiritualità, alla ricerca del divino, alla ricerca dell'assoluto, ad una realtà che non si limita a quello che i nostri comuni sensi percepiscono…>>

Continuando a citarmi: << Semplicemente ho notato, nelle mie continue peregrinazioni, che si tratta per la maggior parte di blog e siti che piuttosto trattano le cose in modo globale (libri, video, interviste, conferenze etc. …) o, al contrario, che seguono una strada decisamente specialistica: o new age, o religiosa in senso letterale (e, direi, il più delle volte non senza parzialismi a seconda del credo), o esoterica, o magica, etcetera; forse anche troppo specialistica, e, secondo me, qualsiasi specialismo in questi campi dello scìbile per certi versi appare riduttivo, dato che le vie dello Spirito sono decisamente infinite e, aggiungo io, tra di loro interattive (non è possibile parlare di fisica quantistica senza agganciarsi alla filosofia olistica e alla mistica vedica e buddhista, per esempio)...>>

<< Ecco: io ho voluto, invece - e forse questa è la mia unica pretesa - edificare una biblioteca che contenesse quei testi che, nella storia umana, hanno in un modo o nell'altro (anche indirettamente) contribuito alla diffusione della spiritualità nel mondo reale, senza parzialismi di alcun genere (se non quello ovvio di screditare dogmi, pregiudizi, ottusità e luoghi comuni al servizio del dio Mammona o del dio Materia, qualora sia necessario) e senza passare necessariamente per i cinque sensi... anzi sei col cervello... >>

Ma, a differenza della (vecchia) Biblioteca, qui si darà molto più spazio alla Letteratura (intesa letteralmente) che alla Saggistica, qualora questa non abbia vere e proprie qualità “letterarie”… Spesso è possibile trovare molta più “poesia” in un testo di fisica quantistica (come i “gioielli” di Amit Goswami o le incantevoli conversazioni di Krishnamurti e Bohm) o in un trattato di medicina (per esempio l’Ayurveda) - anche se può sembrare paradossale - che in un testo poetico propriamente detto…

Un’ultima cosetta prima di congedarmi: il sottotitolo è “un libro al giorno per un anno” – e così sarà, infatti… Ogni giorno una scheda diversa (salvo complicazioni, tipo l’ “impallo” del mio pc) per un anno… L’ultima recensione… Oddio, che termine orribile… l’ultimo nostro Ospite salirà su questo palco il prossimo 31 Dicembre…

Per la chiusura - come già nell’altra Biblioteca - lascerò il “microfono” a uno splendido (come sempre) Franco Battiato di circa un secolo fa… Buona Visione, a domani e… Namasté (letteralmente: m'inchino davanti al Dio che hai dentro di te)...