INTRODUZIONE
<< Il poeta vive nel mondo «reale». Lo si teme perché mette l'uomo col naso nelle sue caccole. L'idealismo umano cede di fronte alla sua probità, alla sua inattualità (la vera attualità), al suo realismo che la gente considera pessimismo, al suo ordine che chiama anarchia. Il poeta è antiprotocollare. Si è creduto per molto tempo che fosse il capo del protocollo della inesattezza. Il giorno in cui il pubblico ha capito quello che era veramente, lo ha temuto… >>
JEAN COCTEAU
2015.
Nuovo Anno, Nuova Biblioteca degli Dèi… o piuttosto: la Biblioteca degli Dèi resta
sostanzialmente la stessa, ma ci saranno alcune importanti modifiche:
innanzitutto, nella metodologia interpretativa… Le presentazioni dei libri non avranno più
quella lunghezza e quella prolissità da “tesi di laurea” che avete sinora
riscontrato, né vi sarà più quella certa “personalizzazione” - ebbene sì lo
ammetto - alquanto “dogmatica” che finora ha caratterizzato - nel bene o nel
male - il mio blog (ovviamente nella sua “defunta edizione”)…
Anzi, a dire il vero non vi sarà più la "recensione" propriamente detta; ogni
post si ridurrà a una “scheda tecnica”
prettamente “enciclopedica” (oggi si direbbe “wikipediana”), in cui
appariranno, in successione, i dati fondamentali di ogni libro presentato: titolo
originale, titolo nella traduzione italiana, autore (con data di nascita e di
morte), lingua originale, periodo di composizione, 1^ edizione originale, 1^
edizione italiana, attuale (migliore) edizione e traduzione italiana, genere
compositivo, stile, forma, menu dei capitoli o delle poesie, contenuto, influenze immediate e successive, rievocazioni
recenti, curiosità aneddotiche, succinta sinopsi nel caso che si tratti di un'opera di narrativa…
A
seguire, una sintesi bio-bibliografica sull'autore, e - non da subito, la sto ancora elaborando - un’intervista immaginaria all’autore - con citazioni da sue opere direttamente
come “risposte” - che credo possa essere decisamente efficace nel “leggere” l’opera
proposta, senz’altro molto di più di tutti i tentativi (spesso maldestri,
esageratamente “soggettivi”, ben poco disposti a interpretare l’autore secondo
i suoi canoni e non secondo quelli imposti dal "sinedrio" dei critici ufficiali) di “rilettura esegetica”…
In
questo modo, mi faccio da parte come “esegeta”, anzi: in questo modo faccio
veramente l’esegeta, come si dovrebbe
fare, cioè sparisco volutamente dietro le quinte di un palcoscenico che, a
rigor di logica, dovrebbe ospitare l’autore e nessun altro, o che perlomeno
dovrebbe onorare l’autore soltanto - e
le sue opere, non certo anche il parruccone
pomposo e decisamente incompetente “di turno” che solitamente fonda le proprie
teorie su cliché tanto comuni e banali quanto inverosimili, che solitamente si
sbrodola nella gloria dell’Io dimenticando le deontologie dell’interpretazione
oggettiva di un’opera e del suo autore, e che solitamente condanna un’opera e
il suo autore all’equivoco perpetuo, al cliché patetico e fuorviante (solo per
fare qualche esempio: Kafka “depresso”, Rimbaud “maledetto”, la Dickinson “distrutta
dalla solitudine”, Leopardi “pessimista” e un’infinità di altre “maschere” pretestuose
che giovano ai mercanti e all’establishment
intellettuale ma non ai letterati), con tutti i danni che ne conseguono e che
ben sappiamo, appunto, a interi capitoli della Storia della Letteratura, se non
alla Storia umana stessa…
La
Nuova Biblioteca degli Dèi si
propone, quindi, a differenza della defunta Biblioteca
degli Dei, e contro i “cliché” dominanti, di presentare un'opera, e di
conseguenza il suo autore, mettendo in risalto semplicemente i dati salienti di
quell’opera in primo luogo, e infine il suo modo di pensare e di scrivere
attraverso estratti dalle sue opere in generale (il “piccolo” diventa “grande”
solo aiutando i “già grandi” a diffondere la propria “grandezza”, non
ostentando lui stesso una “grandezza” che ancora non possiede - ed è proprio quella ostentazione a dimostrare che ancora è molto “piccolo”)…
Ovviamente
- credo l’abbiate capito - sto facendo “pubblica ammenda” della mia - come dire
- precedente superbia, quando,
appunto, ancora mi lasciavo trascinare nel gorgo emotivo e “irrazionale” di un’esegesi
troppo “personalizzata”, troppo “da dibattito”, che non era affatto tra le mie
intenzioni quando aprii la defunta Biblioteca…
In realtà, il mio progetto originale era quello di un blog “informativo” e
soprattutto “divulgativo”, non certo quello di un “diario personale” sul quale
annotare, man mano, le mie personali riflessioni - che è poi in effetti l’idea
di base di ogni blog, almeno così sembrerebbe - e meno che mai quello del “pulpito”
prettamente (e grettamente) “intellettualistico” da cui lanciare le mie “prediche”,
come poi è diventata, mio malgrado, la (vecchia) Biblioteca…
Riguardo
alla sostanza del mio blog, resta più
o meno invariata: come già spiegai nell’Introduzione
alla defunta Biblioteca, << Questo è un blog sui libri, sulla scrittura,
sulla lettura. Come tantissimi altri blog. L'unica differenza dagli altri blog
sui libri è il costante riferimento di questo blog alla spiritualità, alla
ricerca del divino, alla ricerca dell'assoluto, ad una realtà che non si limita
a quello che i nostri comuni sensi percepiscono…>>
Continuando
a citarmi: << Semplicemente ho
notato, nelle mie continue peregrinazioni, che si tratta per la maggior parte
di blog e siti che piuttosto trattano le cose in modo globale (libri, video,
interviste, conferenze etc. …) o, al contrario, che seguono una strada
decisamente specialistica: o new age, o religiosa in senso letterale (e, direi,
il più delle volte non senza parzialismi a seconda del credo), o esoterica, o
magica, etcetera; forse anche troppo specialistica, e, secondo me, qualsiasi
specialismo in questi campi dello scìbile per certi versi appare riduttivo,
dato che le vie dello Spirito sono decisamente infinite e, aggiungo io, tra di
loro interattive (non è possibile parlare di fisica quantistica senza
agganciarsi alla filosofia olistica e alla mistica vedica e buddhista, per
esempio)...>>
<<
Ecco: io ho voluto, invece - e forse
questa è la mia unica pretesa - edificare una biblioteca che contenesse quei
testi che, nella storia umana, hanno in un modo o nell'altro (anche
indirettamente) contribuito alla diffusione della spiritualità nel mondo reale,
senza parzialismi di alcun genere (se non quello ovvio di screditare dogmi,
pregiudizi, ottusità e luoghi comuni al servizio del dio Mammona o del dio
Materia, qualora sia necessario) e senza passare necessariamente per i cinque
sensi... anzi sei col cervello... >>
Ma,
a differenza della (vecchia) Biblioteca,
qui si darà molto più spazio alla Letteratura (intesa letteralmente) che alla Saggistica,
qualora questa non abbia vere e proprie qualità “letterarie”… Spesso è
possibile trovare molta più “poesia” in un testo di fisica quantistica (come i “gioielli”
di Amit Goswami o le incantevoli conversazioni di Krishnamurti e Bohm) o in un
trattato di medicina (per esempio l’Ayurveda) - anche se può sembrare
paradossale - che in un testo poetico propriamente detto…
Un’ultima
cosetta prima di congedarmi: il sottotitolo è “un libro al giorno per un anno” –
e così sarà, infatti… Ogni giorno una scheda diversa (salvo complicazioni, tipo
l’ “impallo” del mio pc) per un anno… L’ultima recensione… Oddio, che termine
orribile… l’ultimo nostro Ospite salirà su questo palco il prossimo 31 Dicembre…
Per
la chiusura - come già nell’altra Biblioteca
- lascerò il “microfono” a uno splendido (come sempre) Franco Battiato di circa
un secolo fa… Buona Visione, a domani e… Namasté
(letteralmente: m'inchino davanti al Dio
che hai dentro di te)...